lunedì 13 marzo 2017

Il Pantheon e la sezione aurea

Nella storia dell'architettura è ricorsa spesso l'ambizione di costruire un edificio perfetto, iscrivendo al suo interno, nelle sue dimensioni, un codice di numeri archetipico, numeri cioè che si riferiscono a ideali simbolici, esoterici, di perfezione assoluta.
Ne è esempio il Pantheon giunto in quasi perfetto stato di conservazione fino a noi, un edificio che Michelangelo definì "disegno non umano ma angelico".
I numeri-archetipi contenuti in questa costruzione sono il 43 e il 44, il 28 e il cosiddetto phi, ovvero il numero che rappresenta in matematica la sezione aurea.
L'altezza dell'edificio è perfettamente uguale al suo diametro, 43 metri e 44 centimetri 
Questo vuol dire che (esso) obbedisce alle leggi architettoniche stabilite da Vitruvio ma non solo: è come se all'interno del Pantheon fosse inscritta una sfera perfetta al cui interno fosse inscritto a sua volta un quadrato perfetto.
Tutta la costruzione del Pantheon non è altro che l'alternarsi di due forme geometriche contrastanti, il quadrato, simbolo della razionalità e cioè in definitiva dell'uomo, e il cerchio, da sempre associato al simbolo dell'infinito, dell'universo, (dell'anima) e quindi della divinità.
La misura di ogni componente della struttura dal Pantheon è data dal lato del quadrato inscritto nel cerchio, dal diametro del cerchio inscritto nel quadrato e così via, in un gioco di scatole cinesi impressionanti.
Non solo: la base armonica diretta dei rapporti tra cerchi, quello inscritto e quello esterno, tra i quadrati e i cerchi, risponde al rapporto matematico contrassegnato dalla lettera phi, quello che comunemente si chiama rapporto aureo, o sezione aurea, cioè quella proporzione divina alla quale obbediscono in natura la disposizione dei petali di una rosa o le spirali delle conchiglie, le nebulose dell'universo o le più celebri opere d'arte umane come il Cenacolo di Leonardo.
Tale rapporto è approssimativamente 1,6180.
La cupola del Pantheon è di dimensioni enormi 8 metri e 92 cm di diametro metteva in comunicazione direttamente la terra con il cielo.
La circolarità, cioè il concetto di orbis, regna sovrana nel misterioso monumento.
Esteriormente la facciata del Pantheon dà l'impressione di un tempio tradizionale il portone monumentale è uno dei tre originali romani ancora esistenti e misura 7,50 metri di larghezza e 12,50 metri di altezza, si viene come risucchiati all'interno da una perfetta sfera delimitata da un tamburo cilindrico, in opera laterizia, spesso ben 6 metri!
La doppia decorazione in due diversi registri del tamburo, lo straordinario pavimento a quadri e cerchi e soprattutto la cupola articolata in cinque ordini di 28 cassettoni concentrici che conferiscono all'opera un aspetto grandioso; la percezione del vuoto è impressionante, sembra di essere capitati all'interno di un'enorme bolla dove esterno e interno, vuoto e pieno tendono a coincidere.
Il pavimento è originale se pur restaurato nel 1872 è composto da una serie di fasce parallele e perpendicolari che definiscono quadrati al cui interno sono inscritti dei cerchi o sei quadrati ancora più piccoli.
È inoltre leggermente concavo in modo da convogliare le acque piovane in ventidue fori che fanno parte di un complicato sistema di fognature sotterranee.
Tratto da "Roma segreta e misteriosa" di Fabrizio Falconi



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