lunedì 27 marzo 2017

Il Pantheon come portale tra la Terra e l'Oltre


In questa struttura unica che era intitolata a tutte le divinità - le cui effigi erano simbolicamente raffigurate all'interno, negli altari collocati lungo la parete circolare - c'è una divinità alla quale viene assicurata la supremazia su tutte le altre: il Sole.
A ogni mezzogiorno di ciascun solstizio, il Pantheon offre lo spettacolo del fascio solare che proietta la sua luce esattamente al centro del portale di accesso, fenomeno che si ripete regolarmente allungandosi sempre di più, obliguamente, dal 21 giugno al 21 dicembre fino ad arrivare, attraverso la grata sormontante il portone di accesso, al pavimento del pronao, esterno dunque la cupola.
È un fenomeno di straordinaria precisione: il volume sferico della volta, che idealmente riproduce la sfera celeste viene tagliato dalla luce solare durante gli equinozi, proprio dal cornicione, che invece riproduce simbolicamente l'equatore celeste.
E difatti innumerevoli elementi di natura cosmologica/astronomica sono rintracciabili nella costruzione, come ad esempio le file di 28 lacunari all'interno della volta, che in origine erano rivestiti di marmi decorati e di stelle: è appena il caso di dire che anche il numero 28 non è affatto casuale e richiama direttamente il numero delle fasi lunari.
Insomma, non è azzardato ipotizzare che il Pantheon sia stato concepito come un enorme, sofisticatissimo calendario di pietra, capace non solo di riprodurre i meccanismi della sfera celeste, e di mettere in simbolica comunicazione la terra e il cielo, ma probabilmente anche di evidenziare il movimento dei pianeti grazie alle sette divinità planetarie conosciute allora, le cui effigi erano riprodotte all'interno del tempio e che venivano illuminate anch'esse dalla meridiana diurna del Sole e da quella notturna della Luna.
Il Pantheon cioè come porta di connessione tra Terra e l'Oltre, tra l'uomo e una dimensione ulteriore.
Tratto da "Roma segreta e misteriosa" di Fabrizio Falconi




2 commenti:

  1. Quanto Sapienza dimenticata in questa epoca di ignoranza.
    Grazie per la condivisione.

    RispondiElimina