Le quattro razze che presentemente si dividono il globo, sono figlie di terre e di zone diverse e i continenti, emersi dal mare ad intervalli considerevoli, che gli antichi sacerdoti dell'India chiamavano cicli interdiluviani, sono creazioni successive e lente elaborazioni della terra operosa.
Attraverso le migliaia di anni ogni continente ha prodotto la sua flora, la sua fauna coronate da una razza umana di vario colore.
Il continente australe, sommerso dall'ultimo grande diluvio, fu la culla della razza rossa primitiva e gli indiani d'America non sono che i residui derivati da trogloditi, i quali si rifugiarono sulla cima dei monti quando il loro continente scomparve.
L'Africa è madre della razza nera, che i greci dissero etiopica, e l'Asia diede alla luce la razza gialla, che si conserva nei cinesi.
La razza bianca, ultima venuta, uscì dalle foreste dell'Europa fra le procelle dell'Atlantico e i sorrisi del Mediterraneo.
Tutte le varietà umane risultano da miscugli, accozzaglie, degenerazioni o selezioni di queste quattro grandi razze.
Nei cicli precedenti, la razza rossa e la razza nera hanno regnato successivamente con civiltà potentissime, che hanno lasciato tracce nelle costruzioni ciclopiche e nell'architettura del Messico.
I templi dell'India e dell'Egitto contenevano dati e tradizioni sommarie riguardanti queste civiltà svanite.
Nel ciclo presente la razza che domina è quella bianca e, misurando la probabile antichità dell'India e dell'Egitto, si può far risalire la sua preponderanza a sette o ottomila anni
Questa divisione in quattro razze successive ed originarie era ammessa dai più antichi sacerdoti dell'Egitto e rappresentata con quattro figure di tipo e colore diversi nelle pitture del sepolcro di Seti I a Tebe.
La razza rossa ebbe nome Rot; quella asiatica, di colore giallo ebbe nome Amu; la razza africana, di colore nero, Halasiu; e la razza libico-europea, di colore bianco e con i capelli biondi, Tamahu.
Stando alle tradizioni bramaniche, la civiltà avrebbe cominciato a mostrarsi sulla nostra terra nel continente australe con la razza rossa, quando l'Europa intera e parte dell'Africa erano ancora sotto il livello delle acque.
Queste mitologie parlano anche di una razza anteriore di giganti, e in talune caverne del Tibet si rinvennero ossa umane gigantesche, la cui conformazione rammenta più la scimmia che l' uomo.
Esse appartengono ad un'umanità primitiva, intermediaria, ancora prossima alla animalità e priva di linguaggio articolato, di organizzazione sociale e di religione.
Tratto da "I grandi iniziati. Volume primo" di Edoardo Schuré
Attraverso le migliaia di anni ogni continente ha prodotto la sua flora, la sua fauna coronate da una razza umana di vario colore.
Il continente australe, sommerso dall'ultimo grande diluvio, fu la culla della razza rossa primitiva e gli indiani d'America non sono che i residui derivati da trogloditi, i quali si rifugiarono sulla cima dei monti quando il loro continente scomparve.
L'Africa è madre della razza nera, che i greci dissero etiopica, e l'Asia diede alla luce la razza gialla, che si conserva nei cinesi.
La razza bianca, ultima venuta, uscì dalle foreste dell'Europa fra le procelle dell'Atlantico e i sorrisi del Mediterraneo.
Tutte le varietà umane risultano da miscugli, accozzaglie, degenerazioni o selezioni di queste quattro grandi razze.
Nei cicli precedenti, la razza rossa e la razza nera hanno regnato successivamente con civiltà potentissime, che hanno lasciato tracce nelle costruzioni ciclopiche e nell'architettura del Messico.
I templi dell'India e dell'Egitto contenevano dati e tradizioni sommarie riguardanti queste civiltà svanite.
Nel ciclo presente la razza che domina è quella bianca e, misurando la probabile antichità dell'India e dell'Egitto, si può far risalire la sua preponderanza a sette o ottomila anni
Questa divisione in quattro razze successive ed originarie era ammessa dai più antichi sacerdoti dell'Egitto e rappresentata con quattro figure di tipo e colore diversi nelle pitture del sepolcro di Seti I a Tebe.
La razza rossa ebbe nome Rot; quella asiatica, di colore giallo ebbe nome Amu; la razza africana, di colore nero, Halasiu; e la razza libico-europea, di colore bianco e con i capelli biondi, Tamahu.
Stando alle tradizioni bramaniche, la civiltà avrebbe cominciato a mostrarsi sulla nostra terra nel continente australe con la razza rossa, quando l'Europa intera e parte dell'Africa erano ancora sotto il livello delle acque.
Queste mitologie parlano anche di una razza anteriore di giganti, e in talune caverne del Tibet si rinvennero ossa umane gigantesche, la cui conformazione rammenta più la scimmia che l' uomo.
Esse appartengono ad un'umanità primitiva, intermediaria, ancora prossima alla animalità e priva di linguaggio articolato, di organizzazione sociale e di religione.
Tratto da "I grandi iniziati. Volume primo" di Edoardo Schuré
Il significato letterale del nome Adam è "rosso", la tradizione atlantidea essendo stata precisamente la tradizione della razza rossa; sembra anche che il diluvio biblico corrisponda direttamente al cataclisma in cui sparì Atlantide, e di conseguenza non possa essere identificato con il diluvio di Satyavarata il quale, secondo la tradizione indù, che procede direttamente dalla Tradizione primordiale, precedette immediatamente l'inizio d nostro Manvantara.
Il ciclo atlantideo pare essere stato preso come base della tradizione ebraica, che la trasmissione sia avvenuta attraverso gli Egiziani.
René Guénon "Forme tradizionali e cicli cosmici"
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