lunedì 25 marzo 2019

La differente scrittura dei popoli semiti e ariani

Per quale motivo tutti i popoli semiti scrivono da destra a sinistra, e perché tutti i popoli ariani scrivono invece da sinistra a destra?
La ragione è in pari tempo strana ed originale, poiché evoca davanti ai nostri occhi una vera visione del passato perduto.
È noto a tutti come nei tempi preistorici non v'era la scrittura volgare, l'uso della quale si estende soltanto con la scrittura fonetica, ossia l'arte di rappresentare con lettere lo stesso suono delle parole.
Ma la scrittura geroglifica, ossia l'arte di rappresentare le cose con segni di ogni genere è antica quanto la civiltà umana e, in questi tempi primitivi, fu sempre il privilegio del sacerdozio, essendo considerata quale cosa sacra, quale funzione religiosa e primitivamente come ispirazione divina.
Quando nell'emisfero australe i sacerdoti della razza nera o del sud tracciavano i loro segni misteriosi su pelli di bestie, o tavole di pietra, avevano costume di volgersi verso il polo sud e dirigere la mano verso l'Oriente fonte della luce.
Così scrivevano da destra a sinistra.
I sacerdoti della razza bianca o nordica impararono la scrittura dei sacerdoti neri e cominciarono a scrivere come questi, ma quando si fu sviluppata in essi, col sentimento della loro origine e dell'orgoglio della razza, la coscienza nazionale, inventarono i segni propri e invece di volgersi verso il Sud, paese dei neri, si volsero al Nord, paese degli avi, continuando però a scrivere verso l'Oriente.
Così avvenne che loro caratteri andarono da sinistra a destra, come vediamo nei runici celti, nello Zend, nel sanscrito, nel greco, nel latino ed in tutte le scritture delle razze ariane.
Esse corrono verso il sole, fonte della vita terrestre, ma guardando il Nord, patria degli avi e misteriosa sorgente delle aurore celesti.
Tratto da "I grandi iniziati. Volume primo" di Edoardo Schuré

Quando ci si rivolge verso il sole nascente, il Sud è designato come il "lato destro" (yamîn o ayman), e il Nord come "lato sinistro" (shemôl in ebraico, shimâl in arabo); ma può anche darsi che l'orientamento sia fatto volgendosi verso il sole al meridiano, e allora il punto che si ha davanti non è più l'Oriente, ma il Sud: questo spiega perché, in arabo, il lato Sud, fra le altre denominazioni, ha anche quella di qiblah, e perché l'aggettivo qibli significa "meridionale".
Questa parola nell'Islam designa anche l'orientamento rituale..
L'ortografia della parola qiblah è esattamente identica a quella dell'ebraico qabbalah.
Ogni lingua sacra viene considerata rappresentante di una certa modalità della lingua primitiva... Inoltre essa determina una "direzione" che attraverso la successione dei tempi, orienta il ciclo verso la sua fine e lo ricongiunge all'origine... Che lo ricollega armonicamente agli altri cicli.
René Guénon "Forme tradizionali e cicli cosmici"

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