venerdì 12 aprile 2019

La maestosità delI'India ariana


Dalla conquista che gli arii fecero dell'India nacque una delle più fulgide civiltà che la terra abbia mai conosciuto.
Imperi grandi, capitali immense sorsero sulle rive del Gange.
Le tradizioni storiche dell' India parlano con fervore della regale opulenza, dell'eroica grandezza e del cavalleresco spirito di quelle antiche età.
Nulla potrebbe eguagliare la nobiltà e la fortezza di un re ariano dell'India nell'atto di erigersi sul carro di guerra alla testa di innumeri elefanti, cavalli e guerrieri, mentre un vedico sacerdote lo consacra.
Nel Mānavadharmashāstra si legge: "I dominatori del mondo, che nell'ardore della reciproca distruzione spiegano tutto il proprio vigore sui campi di battaglia senza mai volgersi indietro, ascendono dopo la morte direttamente al cielo".
Essi si dicono infatti discendenti degli dèi..
L'obbedienza filiale, il coraggio militare, accompagnato da un sentimento di protezione generosa di fronte a tutti, ecco l' uomo ideale.
La donna invece ci viene raffigurata dall'epopea indiana umile serva dei bramini, sotto i tratti della sposa fedele.
Tale epopea non rivela il mistero profondo del miscuglio delle razze e la lenta incubazione delle idee religiose, che produssero i profondi cambiamenti nell'organizzazione sociale dell' India vedica, poiché la pura razza conquistatrice degli arii si trovò fra altre molto mescolate e molto inferiori, strano incrocio di tipi gialli e rossi, che per mille sottili gradazioni discendevano dal nero.
La civiltà indù quale immensa montagna avente alla base la razza melanica, sulla vetta i puri e intorno ai fianchi gradazioni infinite di razze miste.
Questi incroci avvennero perché nell'epoca primitiva la separazione delle caste non era rigorosa, sicché la purità della razza conquistatrice andò sempre più alterandosi nel corso dei secoli.
Anche oggi è dato notare come il tipo ariano predomini nelle classi elevate e quello melanico in quelle inferiori.
Tratto da "I grandi iniziati.Volume primo" di Edoardo Schuré

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