Quando nel 1717 la Massoneria annuncia pubblicamente la sua esistenza, c'erano solo tre gradi, ed è tutt'ora così.
Ma altre organizzazioni massoniche hanno istituito "gradi più alti" riservati ai Maestri Massoni (terzo e ultimo grado).
Uno di questi è l'Arco Reale.
La Massoneria dell'Arco Reale sembra risalire alla metà del XVIII secolo, anche se le sue origini rimangono oscure.
La connessione tra la Massoneria e l'astronomia non è un segreto: le sue feste più importanti sono, infatti, quelle di San Giovanni Battista di San Giovanni Evangelista, che corrispondono rispettivamente al solstizio d'estate e a quello d'inverno.
Nel rito d'iniziazione, il candidato al primo grado è collocato nell'angolo nord-ovest, quello del solstizio d'estate, in corrispondenza di un Jachin.
Quando poi l'apprendista operativo passa al secondo grado, quello di "compagno d'arte", viene posizionato nell'angolo opposto, a sud-est in corrispondenza di Boaz, simbolo del solstizio d'inverno, per "segnalare i progressi che ha fatto nella scienza".
Nel terzo grado il soggetto è la morte.
Per diventare un Maestro Massone il compagno d'arte è posto sulla linea centrale del tempio, che lo attraversa da est a ovest, quella dell'equinozio di primavera e d'autunno.
La prima parte del rituale si svolge al buio e raggiunge il punto di massima tensione con l'uccisione simbolica del candidato, che viene poi posato a terra avvolto in un lenzuolo funebre.
Si continua nell'oscurità fino a quando il candidato viene coinvolto in un rito che gli permette di risorgere dalla sua "tomba".
Nel momento della resurrezione, ad est si accende una luce a forma di stella a cinque punte e il Maestro Venerabile richiama l'attenzione del massone verso il bagliore "della chiara stella del mattino che annuncia il suo ritorno alla vita".
Ma altre organizzazioni massoniche hanno istituito "gradi più alti" riservati ai Maestri Massoni (terzo e ultimo grado).
Uno di questi è l'Arco Reale.
La Massoneria dell'Arco Reale sembra risalire alla metà del XVIII secolo, anche se le sue origini rimangono oscure.
La connessione tra la Massoneria e l'astronomia non è un segreto: le sue feste più importanti sono, infatti, quelle di San Giovanni Battista di San Giovanni Evangelista, che corrispondono rispettivamente al solstizio d'estate e a quello d'inverno.
Nel rito d'iniziazione, il candidato al primo grado è collocato nell'angolo nord-ovest, quello del solstizio d'estate, in corrispondenza di un Jachin.
Quando poi l'apprendista operativo passa al secondo grado, quello di "compagno d'arte", viene posizionato nell'angolo opposto, a sud-est in corrispondenza di Boaz, simbolo del solstizio d'inverno, per "segnalare i progressi che ha fatto nella scienza".
Nel terzo grado il soggetto è la morte.
Per diventare un Maestro Massone il compagno d'arte è posto sulla linea centrale del tempio, che lo attraversa da est a ovest, quella dell'equinozio di primavera e d'autunno.
La prima parte del rituale si svolge al buio e raggiunge il punto di massima tensione con l'uccisione simbolica del candidato, che viene poi posato a terra avvolto in un lenzuolo funebre.
Si continua nell'oscurità fino a quando il candidato viene coinvolto in un rito che gli permette di risorgere dalla sua "tomba".
Nel momento della resurrezione, ad est si accende una luce a forma di stella a cinque punte e il Maestro Venerabile richiama l'attenzione del massone verso il bagliore "della chiara stella del mattino che annuncia il suo ritorno alla vita".
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