venerdì 16 ottobre 2015

Il rito di iniziazione massonico

Quando nel 1717 la Massoneria annuncia pubblicamente la sua esistenza, c'erano solo tre gradi, ed è  tutt'ora così.
Ma altre organizzazioni massoniche hanno  istituito "gradi più alti" riservati ai Maestri Massoni (terzo e ultimo grado).
Uno di questi è l'Arco Reale.
La Massoneria dell'Arco Reale sembra risalire alla metà del XVIII secolo, anche se le sue origini rimangono oscure.
La connessione tra la Massoneria e l'astronomia non è un segreto: le sue feste più importanti sono, infatti, quelle di San Giovanni Battista di San Giovanni Evangelista, che corrispondono rispettivamente al solstizio d'estate e a quello d'inverno.
Nel rito d'iniziazione, il candidato al primo grado è collocato nell'angolo nord-ovest, quello del solstizio d'estate, in corrispondenza di un Jachin.
Quando poi l'apprendista operativo passa al secondo grado, quello di "compagno d'arte", viene posizionato nell'angolo opposto, a sud-est in corrispondenza di Boaz, simbolo del solstizio d'inverno, per "segnalare i progressi che ha fatto nella scienza".
Nel terzo grado il soggetto è la morte.
Per diventare un Maestro Massone il compagno d'arte è posto sulla linea centrale del tempio, che lo attraversa da est a ovest, quella dell'equinozio di primavera e d'autunno.
La prima parte del rituale si svolge al buio e raggiunge il punto di massima tensione con l'uccisione simbolica del candidato, che viene poi posato a terra avvolto in un lenzuolo funebre.
Si continua nell'oscurità fino a quando il candidato viene coinvolto in un rito che gli permette di risorgere dalla sua "tomba".
Nel momento della resurrezione, ad est si accende una luce a forma di stella a cinque punte e il Maestro Venerabile richiama l'attenzione del massone verso il bagliore "della chiara stella del mattino che annuncia il suo ritorno alla vita".
vedi anche: Cable tow
Tratto da "L'enigma di Rosslyn" di Philip Coppens

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