lunedì 19 settembre 2016

Gnosticismo massonico

La dottrina gnostici postula un cosmo fondato su principi tra loro opposti, la cui dualità è intellegibile nell'armonia universale di tutte le cose.
Ordine e caos, luce e ombra quindi non sarebbero altro che facce opposte e inseparabili dello stesso processo creativo, un concetto che nella massoneria viene rappresentato con il tradizionale pavimento a scacchi bianchi e neri o con il sole e la luna.
In tale cornice di idee neppure la vita potrebbe esistere senza la morte, pertanto anche il 'lato oscuro' del progetto creativo svolgerebbe sempre una funzione divina essenziale.
La "causa prima" è stata quindi spesso rappresentata dagli gnostici mediante la figura sacra dell'essere androgino, dove troviamo nello stesso tempo sia l'elemento maschile che l'elemento femminile.
Metafora del vero significato originario della trinità, presente sotto varie forme allegoriche in tutte le tecnologie più antiche.
La forza creativa che agita l'universo è  allo stesso tempo "una e trina", poiché esisterebbe sempre ed esclusivamente come manifestazione di tre principi, "l'attivo" A, "il passivo" B e come "entrambi i fattori insieme" C.
I due perfetti opposti si annullano reciprocamente generando una nuova entità neutra e statica.
Il processo creativo naturale  (da cui è  scaturito il mondo materiale) sarebbe prodotto da una disuguaglianza o da una asimmetria, poiché la perfezione è  morte (reciproco annullamento), mentre l'imperfezione è vita  (creazione).

Da qui il concetto di "imperfezione sacra" onnipresente negli antichi templi egizi e nelle successive costrizioni templari e massoniche.
Nelle cattedrali gotiche la parte sinistra dell'edificio è  sempre volutamente e impercettibilmente diversa dalla parte destra, proprio come può essere osservato empiricamente in tutte le forme di vita da madre natura.
Tratto da "Scoperte archeologiche non autorizzate" di Marco Pizzuti

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