Per i Celti l'acqua era associata al Femminile, nella sua funzione di generare le forme, ma anche di purificare o riassorbire.
Questa duplice valenza è ben sottolineata dallo storico delle religioni M. Eliade: "L'acqua non è in grado di trascendere la condizione del virtuale, dei germi e delle latenze.
Ogni 'forma' si manifesta al di sopra dell'acqua distaccandosi dall'acqua.
Ma avvenuto il distacco... ciascuna forma ricade sotto la legge del tempo e della vita, acquista dei limiti, partecipa del divenire universale, a meno che, attraverso periodiche immersioni nell'acqua, non venga rigenerata..."
Uno degli alberi sacri ai Druidi, l'ontano, ha un habitat a dominante acquatica che gli è tipico.
Tutti gli specchi d'acqua erano per i Celti luoghi di passaggio tra il mondo visibile e quello invisibile e nel culto degli alberi era anche questa una delle valenze simboliche dell'ontano.
La medicina presso i Celti era fondata su due elementi: il potere di guarigione acquisito dai Druidi attraverso tecniche di autoiniziazione, paragonabile a quello degli sciamani e il ricorso alla natura, a partire dalle piante.
Le antiche conoscenze acquisite in questo ambito sono ancora oggi sfruttare dalla fitoterapia e dalla medicina allopatica per la preparazione di farmaci.
I Celti preparavano tisane, infusi, unguenti, cataplasmi e fumigazioni con l'assenzio, l'artemisia, la salvia, la verbena, il vischio, la belladonna.
Un'altra risorsa naturale ampiamente sfruttata era quella delle acque, nelle terme o nelle sorgenti.
Gli irlandesi sono ancora oggi particolarmente attenti a rilevare la presenza di una pianta di biancospino presso una qualsiasi raccolta d'acqua.
In questo caso lasciano per un po' di tempo un panno su un ramo della pianta nella convinzione che, grazie anche alla colloborazione dello spirito acquatico, il panno acquisti poteri terapeutici.
Altre tecniche di guarigione alle quali i Druidi facevano riferimento erano il potere rilassante e curativo dei colori (come fa la moderna cromoterapia), della musica, della danza e del combattimento rituale.
Tratto da "Miti dei Celti" Atlanti di mitologia
Questa duplice valenza è ben sottolineata dallo storico delle religioni M. Eliade: "L'acqua non è in grado di trascendere la condizione del virtuale, dei germi e delle latenze.
Ogni 'forma' si manifesta al di sopra dell'acqua distaccandosi dall'acqua.
Ma avvenuto il distacco... ciascuna forma ricade sotto la legge del tempo e della vita, acquista dei limiti, partecipa del divenire universale, a meno che, attraverso periodiche immersioni nell'acqua, non venga rigenerata..."
Uno degli alberi sacri ai Druidi, l'ontano, ha un habitat a dominante acquatica che gli è tipico.
Tutti gli specchi d'acqua erano per i Celti luoghi di passaggio tra il mondo visibile e quello invisibile e nel culto degli alberi era anche questa una delle valenze simboliche dell'ontano.
La medicina presso i Celti era fondata su due elementi: il potere di guarigione acquisito dai Druidi attraverso tecniche di autoiniziazione, paragonabile a quello degli sciamani e il ricorso alla natura, a partire dalle piante.
Le antiche conoscenze acquisite in questo ambito sono ancora oggi sfruttare dalla fitoterapia e dalla medicina allopatica per la preparazione di farmaci.
I Celti preparavano tisane, infusi, unguenti, cataplasmi e fumigazioni con l'assenzio, l'artemisia, la salvia, la verbena, il vischio, la belladonna.
Un'altra risorsa naturale ampiamente sfruttata era quella delle acque, nelle terme o nelle sorgenti.
Gli irlandesi sono ancora oggi particolarmente attenti a rilevare la presenza di una pianta di biancospino presso una qualsiasi raccolta d'acqua.
In questo caso lasciano per un po' di tempo un panno su un ramo della pianta nella convinzione che, grazie anche alla colloborazione dello spirito acquatico, il panno acquisti poteri terapeutici.
Altre tecniche di guarigione alle quali i Druidi facevano riferimento erano il potere rilassante e curativo dei colori (come fa la moderna cromoterapia), della musica, della danza e del combattimento rituale.
Tratto da "Miti dei Celti" Atlanti di mitologia
Nessun commento:
Posta un commento