mercoledì 29 novembre 2017

San Bernardo e il culto Mariano


San Bernardo ha un ruolo rilevante nella Divina Commedia perché accompagna Dante nei canti finali del Paradiso, dove introduce il poeta alla contemplazione della Madonna, coerentemente con la devozione che egli aveva dimostrato alla Vergine nei suoi scritti e nelle sue opere.
Fu l'artefice della rinascita del culto mariano e fu spesso protagonista dei concili, negli scismi che lacerarono la Chiesa in quegli anni, nella predicazione delle crociate e nella lotta contro gli eretici, che gli valse il titolo di "dottore della Chiesa", che si è aggiunto a quello di  Doctor mellifluus attribuitogli per la scioltezza della lingua.
Si narra che a San Bernardo capitasse sin da bambino di restare estasiato davanti a un'immagine della Madre di Dio, una Vergine Nera conservata nella chiesa di Saint Vorles, in cui era stato istruito.
Racconta la leggenda che Bernardo, pregando proprio di fronte a questa immagine della Vergine, le abbia chiesto: "mostrami che sei madre" e abbia ricevuto sulle labbra tre gocce di latte dal seno stesso di Maria.
Egli fu dunque letteralmente abbeverato dal seno della Vergine.
Dietro questo racconto appare una personificazione della Grande Madre, presente in tutte le religioni mediterranee, dove appare adorata come Iside, Rea o Cibele.
Questo culto antichissimo, legato alla madre terra, ha portato un'eccelsa è perfetta sintesi della Madonna cristiana, detta Nostra Signora o Notre-Dame.
Non si dimentichi che proprio San Bernardo fu il primo a parlare dell'Immacolata Concezione della Madonna, molto prima delle apparizioni di Lourdes.
Non è a caso che i monasteri cistercensi fondati da Bernardo e le cattedrali gotiche siano dedicate appunto a Notre-Dame.
Tratto da "I segreti delle cattedrali" di Antonella Roversi Monaco

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