venerdì 23 marzo 2018

Lo strano fenomeno antico dei due Soli e il mistero dei giganti


A proposito dell'astro notturno, che nel momento in cui le sue orbite gradualmente si restringevano, questo diveniva sempre più grande e luminoso, tanto da essere scambiato per il Sole.
E inoltre aumentando la velocità di rotazione, al suo movimento apparente si sostitutiva quello reale, che notoriamente procede da ponente verso levante.
Si spiegherebbe in tal modo quel passo dello storico greco Erodoto di Alicarnasso (circa 484-425 a.C.) contenuto nella sua opera più importante (Storie II-142), in cui riferisce di aver letto, negli archivi dell'antico Egitto, la descrizione di uno strano fenomeno astronomico, accaduto in due diversi periodi della più remota antichità; il Sole era stato visto sorgere a ponente e tramontare a levante.
Durante il lunghissimo periodo in cui la Luna era più vicina al nostro pianeta, essendo la forza di gravità della Terra compensata dall'attrazione prodotta verso l'alto dal nostro satellite, il peso di tutto quanto viveva sulla superficie terrestre risultava notevolmente alleggerito, e, di conseguenza, gli organismi crescevano in maniera smisurata, vivendo per lungo tempo.
Gli alberi raggiungevano altezze mai viste prima, gli animali crescevano fino a diventare enormi, come i dinosauri e gli uomini, che avevano dimensioni impensabili.
Si spiega così il mito dei ciclopi, dei giganti e dei titani.
Naturalmente, nei periodi intermedi, e nelle zone in cui l'attrazione risultava più debole, uomini e animali presentavano misure diverse.
Per questa ragione, dopo alcuni cicli, la Terra offriva uno spettacolo estremamente vario, composto da un miscuglio di sopravvivenze: razze in scesa, giganti superstiti, pigmei, esseri intermedi.
Tratto da "Enigmi, misteri e leggende di ogni tempo" di Stefano Mayorca

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