mercoledì 4 novembre 2015

Il simbolo religioso come cristallizzazione del Verbo


"Onorate la religione diffidate dalle religioni"
è  questa una delle massime principali che il Taoismo ha inscritto  sulla porta di tutti i suoi templi: e tale tesi non è affatto specifica della metafisica estremo-orientale ma si deduce immediatamente anche dagli insegnamenti della Gnosi pura che esclude qualunque spirito settario o di sistema dunque qualunque tendenza all'individuazione della Dottrina.
Se la religione è necessariamente una, come la verità, le religioni non possono essere altro che delle deviazioni dalla Dottrina primordiale; non si devono affatto confondere con lo stesso Albero della Tradizione i vegetali parassiti, antichi e recenti, che si allacciano al suo tronco, e che, vivendo completamente della sua stessa sostanza, si sforzano di soffocarlo.
La Verità è immutabile ed eterna. Dinnanzi alla Dottrina vera e impersonale gli individui non esistono affatto; si comprende anche tutta l'inanità di questa domanda posta tuttavia così sovente: "Le circostanze della vita dei fondatori di religioni, così come ci sono state riportate devono essere considerati come dei fatti storici reali, o come delle semplici leggende aventi un carattere puramente simbolico?"
Erano dei puri simboli e che in seguito sono stati presi per dei fatti storici da parte di coloro che ne ignorano il significato.
Questo è del tutto verosimile e persino probabile in più di un caso, è ugualmente possibile, è vero, che delle simili circostanze si siano talvolta verificate nel corso dell'esistenza di certi esseri aventi una natura del tutto speciale così come ce l'hanno i Messia o i Salvatori; ma questo importa poco perché non toglie nulla al loro valore simbolico, il quale deriva da tutt'altra cosa che dei semplici  fatti materiali.
L'esistenza stessa di tali esseri, considerati nella loro apparenza individuale, deve essere anch'essa considerata come simbolica.
"Il Verbo si è fatto carne", dice il Vangelo di Giovanni: significa dire che si è materializzato o per esprimersi in modo più generale e allo stesso tempo più esatto, ch'esso si è in qualche modo cristallizzato nella forma; e la cristallizzazione del Verbo è il Simbolo.
Le individualità che rappresentano il Verbo ch'esse siano o meno dei personaggi storici, sono tutte simboliche in quanto esse manifestano un principio ed è solo il principio che conta.
Tratto da "La Tradizione e le tradizioni" di R. Guènon

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