venerdì 20 novembre 2015

Le misteriose maledizioni storiche


Gli episodi storici qui di seguito destano inquietanti interrogativi ai quali finora nessuno ha potuto dare una risposta definitiva.
Nel XIV secolo il cavaliere Montreale d'Albarno detto Fra Moriale, con una specie di esercito personale di banditi e mercenari, taglieggiava l'Italia centrale imponendo tributi con la promessa che nkn sarebbero state saccheggiate.
Quando Fra Moriale lasciò la guida dei suoi predoni al conte Lando, venne a Roma che era sotto il dominio di Cola di Rienzo.
Egli certo di essere accolto con gli onori fu invece arrestato per ordine di Cola e condannato a morte come un qualsiasi tagliagole di strada.
Fra Moriale tentò di difendersi ma cola di Rienzo fu irremovibile.
Fra Moriale si disse catturato a tradimento... Prima di posare il collo s ceppo del boia egli gridò al tributo che entro un mese lo aspettava là dove ora egli lo stava mandando...
Fra Moriale fu decapitato il 29 agosto del 1354, Cola di Rienzo fu trucidato dalla folla l'ottobre di quello stesso anno: la maledizione aveva fallito di soli 10 giorni.
Del tutto infallibile si rivelò quella lanciata a re Ferdinando IV dai fratelli Juan e Pedro Alonzo de Carvajal.
Furono accusati  nel 1312, senza alcuna prova, di aver assassinato il favorito del re, Benavides.
Sul luogo dell'esecuzione i due condannati intimarono al re di comparire al cospetto di Dio entro 30 giorni.
Al mattino del trentunesimo giorno, Ferdinando IV fu trovato morto nel suo letto.
Il cardinale David Beaton (1494-1546) primate di Scozia si impegnò in una lotta contro i protestanti.
Portò sul rogo Gerge Wishart, riformatore scozzese, per motivi personali di odio implacabile.
Mentre le fiamme lo stavano lambendo il condannato gridò: "Colui che dall'alto del suo posto mi ha concesso questo premio sarà portato via prima che gli alberi, che hanno dato le fascine al mio martirio, abbiano rimesso le loro foglie.
Wishart fu giustiziato il 28 marzo 1546 e il cardinale Beaton moriva nei primi di maggio dello stesso anno.
Robespierre che fu per un anno padrone assoluto della Francia, il quale non fidandosi di nessuno riteneva la ghigliottina unica soluzione possibile.
Il suo fanatismo lo portava a compiere azioni ributtanti.
Quando Georges Danton che pure aveva seguito la politica terroristica iniziò a moderarsi egli lo accusò di tradimento e lo condannò a morte.
Sulla carretta, che lo portava insieme ad altri compagni,  Danton gridò con voce terribile: "Infame Robespierre, il patibolo ti reclama! Tu non godrai dell'impunità, tu mi seguirai presto!"
Questo avveniva il 5 aprile 1794 e il 28 luglio dello stesso anno era Robespierre, ferito alla mascella, sanguinante, col volto contratto e gli occhi sbarrati a salire i gradini che portavano alla ghigliottina tra le urla della folla inferocita che lo insultava e gioiva per la sua morte orrenda.

Tratto da "I misteri della storia" di Paolo Cortesi

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