giovedì 31 marzo 2016

Il massacro dei catari e il ruolo dei templari

Lo gnosticismo cataro cominciò ad avere larga diffusione nel XII secolo, raggiungendo la sua massima espansione nel XIII secolo, un lasso di tempo parallelo al periodo al periodo in cui ascesero al potere i monaci guerrieri templari.
L'ultimo gran maestro templare noto, Jacques de Molay, venne arso vivo a Parigi, il 18 marzo del 1314; l'ultimo eretico cataro, Guilhem Delibaste, fu bruciato solo pochi anni dopo, nel 1321, a Villerouge Termenès nel Corbières.
La dottrina gnostica venne soppressa crudelmente perchè minava il dogma più importante della fede cattolica, la presunta divinità di Cristo.
Un'ingombrante testimonianza del cristianesimo primitivo era sfuggita a secoli di persecuzioni e stava minacciando di ottenere la sua rivincita.
Nel 1208 venne preparato un poderoso contingente militare crociato allo scopo di consumare l'ennesima strage di innocenti al grido di "Dio lo vuole!".
Gente che viveva in pace e che aveva avuto l'unica sfortuna di fare più proseliti della Chiesa romana venne fatta massacrare da un'orda di fanatici.
Le truppe di papa Innocenzo III quando entrarono in Linguadoca trovarono resistenze anche all'interno delle stesse comunità cattoliche presenti nella regione.
Persino dove i credenti cattolici costituivano la larga maggioranza della popolazione non esisteva alcun attrito con il catarismo, e i suoi maestri "perfetti" venivano addirittura considerati esempi di vita.
Quando i crociati si presentarono alle porte delle città fortificate per chiedere la consegna degli "eretici" catari, la popolazione cattolica indignata si rifiutò di obbedire.
La conseguenza di tale lodevole comportamento fu che migliaia di uomini, donne e bambini di entrambe le fedi vennero barbaramente trucidati dai crociati.
Appartiene ormai alla memoria anche il massacro di Marmande nel 1219:
"Corsero nella citta, agitando le spade affilate, e fu allora che cominciarono il massacro e lo spaventoso macelo.
Uomini e donne, baroni, dame, bimbi in fasce vennero tutti spogliati e depredati e passati a fil di spada.
Il terreno era coperto di sangue, cervella, frammenti di carne, tronchi senza arti, braccia e gambe mozzate, corpi squartati o sfondati, fegati e cuori tagliati a pezzi o spiaccicati.
Era come se fossero piovuti dal cielo. Il sangue scorreva dappertutto per le strade, nei campi, sulla riva del fiume".
Chanson de la croisade albigeoise
Alcuni catari trovarono rifugio con dei cattolici in una chiesa.
Il legato pontificio Arnaud Amaury, nell'impossibilità di distinguere gli eretici dagli altri, avrebbe quindi ordinato: "Uccideteli tutti! Dio riconoscerà i suoi".
L'atteggiamento dei cavalieri templari fu invece molto diverso, infatti costituirono l'unico ordine crociato a non partecipare ufficialmente all'abominevole crociata.
Vi sono addirittura alcuni insigni studiosi del templarismo che affermano che i cavalieri dell'ordine templare combatterono segretamente e senza insegne al fianco dei catari proprio contro i crociati inviati dal papa.
Tratto da "Scoperte archeologiche non autorizzate" di Marco Pizzuti

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