lunedì 23 maggio 2016

Il 9 e il Pantheon


Osservando il pavimento: è  quello originale a quadri e tondi alterni. Perché questo?
Il cerchio rappresenta la cosa semplice, l'eclittica: capanna primaria; il quadrato: la "cosa sublime", il palazzo imperiale.
E se il solco primogenio della fondazione della città fu rotondo, poi Roma ebbe anche il nome di 'Quadrata Roma' per via di una pietra quadrata posta sul Mundus.
Ciò a ricordare la presenza del Cielo sulla terra.
La tanto agognata, quanto mai mistica "quadratura del cerchio" della geometria mistica.
Al centro della cupola un'apertura circolare ci mette in contatto diretto con il cielo.
Se le misure non sono a caso: 9 mt di diametro, scopriamo che il nove simbolicamente rappresenta l'infinitalità della creazione.
E non mi si obbietti: "questo è  il diametro" perché anche il perimetro del cerchio dà, ovviamente, ridotto, ad una cifra, 9.
Stiamo dentro un'ipotetica sfera, che si manifesta, vedendosi in alto mediante la cupola.
La sfera, nel mondo della manifestazione, rappresenta la perfezione dell'alto che si manifesta in basso; infatti è  il solido che nel mondo delle apparenzerappresenta meglio la perfezione e che certamente si manifesta in basso, in quanto in alto l'apertura ci permette una comunicazione, vale a dire di stabilire un ponte: quasi di buon auspicio.
Al centro l'uomo, tutt'intorno la perfezione della creazione.
Nella matematica teosofica il quadrato di un numero è la completa realizzazione del numero stesso elevato al quadrato; infatti si dice "elevare", portar su, in alto, e questo probabilmente è  il senso dell'ordine dato all'Uomo (maschio e femmina) non appena fu creato (Gen. 1,28):
"Dio li benedisse e disse loro: crescetee moltiplicatevi"
La moltiplicazione serve per far risalire le nostre aspirazioni.

Tratto da "Roma segreta e pagana" di Claudio Monachesi

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