mercoledì 18 maggio 2016

Lavinium L'Opera al Bianco



Prima di Roma Lavinium: Qui, sulla spiaggia, luogo dello sbarco di Enea
Se dapprima (Opus Nigrum) ora ligiamente abluiti e improfumati siamo stati in grado di far nascere in noi il bambino, che chissà quante volte per milioni di anni abbiamo tentato di costruire, di partorire; il prototipo di questo bambino ha da essere simile al bambino di Nazareth, che nacque in una grotta di Betlemme (città di David) da Maria Vergine.
Lo Iesciù storico, il Cristos: il Messia, l'unto di Dio da miliardi di ere.
"E lo spirito di Dio si librava al di sopra delle acque"
Ed ecco le acque e, al di sotto di esse la terra che le contiene e, al di sopra di esse il cielo, il firmamento, il sole: la parte fisica, esteriore, terrestre dello Spirito di Dio; ed ecco:
l'ALEF
Alef come simbolo dell'unicità raggiunta dopo esser passati sulla terra brulla del frazionamento, della divisione: soprattutto all'interno di se stessi che poi inevitabilmente si riverbera all'esterno.
'Io non sono te' 'Io sono distinto da te'... Trabocchetto dei trabocchetti.
Eccoci nel mondo dell'incarnazione, sulla superficie terrestre con il mare di fronte, come Virgilio e Dante quando furono usciti dalla natural burella (facilmente associabile con il cordone ombelicale materno).
Finalmente un'anima s'è liberata dalla prigione assoluta della placenta materna e, seppur ancora atterrita, riesce ad emettere il primo grido con corde vocali più dense.
È il grido della creazione.
Da questo momento in poi il corpo insieme alle nostre facoltà interiori dovranno arduamente essere sempre più svegli per poter sopravvivere in questa prigione e quando gran parte dei collegamenti saranno stabiliti saremo sulla via del risveglio. Quali collegamenti? Quelli che intercorrono tra corpo, anima e spirito.
All'Alef è  associato l'elemento 'aria', e l'aria è  costituita dal punto di vista alchemico, dal calore e dall'umidità; e questo è  il luogo che ricorda meglio l'aria: il calore prodotto dal sole e l'umido prodotto dalle acque del mare.
Se il calore in noi tende a far salire come fuoco alchemico il nostro stato di consapevolezza, l'umido tende ad espandere, fin nelle parti più intime di noi stessi, la nostra coscienza.
Sicché anche ogni cellula del tuo corpo si fa partecipe della tua parola gridata,  che con valenza umida, 'penetrerà  tutto ciò che è solido e penetrerà tutto ciò che è sottile', volendo parafrasare Ermete Trimegisto.
Se la componente alèfica è un misto di calore e umido, collocata, sempre per necessità equilibrica al centro del composto umano: il cuore sarà a fuoco
Tratto da "Roma segreta e pagana" di Claudio Monachesi

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