lunedì 9 maggio 2016

Leonardo da Vinci e la struttura del DNA


Leonardo da Vinci si trasferì dall'Italia a un castello sulla Loira dove completò le sue opere.
Grazie all'influenza di Vitruvio, Leonardo aveva sempre creduto nell'ottagono.
Il 1490 circa, disegnò uno schizzo per un ottagono che sosteneva la cupola di una chiesa, circondata da altre 8 cappelle ottagonali.
Nel 1519 poi, per un padiglione al centro del labirinto del duca di Milano presso Cloux, vicino Amboise, disegnò un altro ottagono contenente altri ottagoni, racchiusi da un canale circolare - disegno molto simile allo straordinario Castel del Monte fatto edificare dal mistico imperatore Federico II vicino Bari.
Propose anche una struttura di 8 specchi interni, nei quali ciascuno potesse vedersi riflesso all'infinito.
Eppure, la creazione con la quale Leonardo più si avvicinò al segreto della vita, fu la sua scalinata a doppia elica presso il Castello di Chambord, successivamente riprodotta nella residenza di Holyrood.
Le persone che salgono e che scendono dalle due scalinate si incrociano.
Leonardo aveva in quel modo scoperto la struttura della genetica.
James Watson e Francis Crick scoprirono la struttura del DNA, una scoperta scientifica straordinaria che valse loro il premio Nobel.
La sua forma era quella della doppia elica, titolo anche dell'opera di Watson...
Non mostrarono riconoscenza verso Leonardo, così  spesso profeta della sua epoca.
Sarebbe curioso scoprire l'influenza di Leonardo anche sul laboratorio biotecnologico alle porte del paese di Roslin, villaggio fatto costruire a forma di croce dal conte William St. Clair per alloggiare i suoi muratori.
Il moderno istituto è il luogo dove venne clonata la pecora Dolly.
Tratto da "Rosslyn la cappella del Graal" di Andrew Sinclair

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