domenica 18 dicembre 2016

Coincidenze storiche Matteotti - Mussolini - Moro

I misteri, narrati attraverso le coincidenze, che accompagnano la fine dei tre leader politici italiani uccisi lo scorso secolo - Matteotti, Mussolini, Moro - permangono, pur col trascorrere dei decenni.
Lo storico Sergio Luzzatto, in "il corpo del Duce" tratta l'argomento in modo originale. Vede nell'esposizione del corpo in piazzale Loreto una sorta di contrappasso per l'omicidio di Matteotti.
Inizia proprio con una coincidenza: "La storia italiana non ha episodi così atroci come quello del piazzale Loreto.
Nemmeno le tribù antropofaghe infieriscono sui morti".
Non è  un commento di fine aprile 1945.
È un articolo di Mussolini  che deplora il linciaggio di un carabiniere durante uno sciopero, verificatosi nello stesso luogo che, un quarto di secolo dopo,  avrebbe visto la macabra fine del "corpo del duce".
Luzzatto dà per scontato che Mussolini sia responsabile dell'omicidio di Matteotti.
Per Mussolini e per Moro i dubbi permangono, mentre le coincidenze aumentano.
Un Moretti  (Mario) si è assunto la responsabilità di aver ucciso Moro.
È stata l'arma di un altro Moretti (Michele), prestata ad Audisio che sparò, a uccidere Mussolini.
Quanto a Mario Moretti, c'è chi non esclude che si sia assunta la responsabilità per permettere la liberazione di Gallinari, molto malato, ritenuto in un primo tempo colui che aveva sparato.
In ogni caso il nome "Moretti" è indissolubilmente legato a entrambe le esecuzioni.
Altra coincidenza è  che in entrambi i casi le armi che avrebbero dovuto sparare si incepparono (come alcune armi usate dalle BR in via Fani per rapire Moro).
La "emme" è l'iniziale di Montalcini, la via della "prigione" di Moro.
Il mistero si infittisce...via Montalcini non fu affatto la prigione di Moro..
L'inattendibilità del covo era già stata sostenuta da Alfredo Carlo Moro, fretello di Aldo.
Egli era un magistrato e il suo ruolo ci pone l'ultima coincidenza .
Egli era presidente del Tribunale che nel 26 aprile emise la sentenza di primo grado per l'assassinio di Pasolini.
Condannava Pelosi ma sanciva la partecipazione di più persone.
La data del 26 aprile  (insurrezione di Milano nel 1945) può essere parte della coincidenza  (Mussolini venne ucciso tre giorni dopo).
Tratto da "Le coincidenze significative" di Giorgio Galli

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