lunedì 12 giugno 2017

L'Intelligenza Artificiale


"L'Intelligenza Artificiale sarebbe il più grande evento nella storia umana, ma potrebbe essere anche l'ultimo, se non pensiamo a come evitare i rischi.
Guardando in avanti non ci sono limiti fondamentali a ciò che può esser raggiunto...."
The Indipendent
La fantascienza aveva già previsto il pericoloso avvento di un'intelligenza artificiale in grado di ribellarsi all'uomo in libri e film di successo.... ma fino a pochi anni fa nessuno poteva prendere troppo sul serio delle tesi così fantascientifiche e apocalittiche sul futuro.
Adesso invece, anche scienziati del calibro di Stephen Hawking hanno iniziato a rendersi conto degli effettivi rischi connessi allo sviluppo di un'intelligenza artificiale troppo evoluta, poiché la creazione di una mente più complessa e potente di quella umana potrebbe rivelarsi una seria minaccia per la nostra sopravvivenza.
...un'altra specie dotata di intelligenza superiore e totalmente priva di qualsiasi forma di empatia...
Ora sappiamo con certezza che l'unica variabile ammissibile è sul quando ciò avverrà. Un giorno non troppo lontano i super computer saranno dotati di una coscienza artificiale, di sensi più estesi di quelli umani e di un'intelligenza talmente sviluppata da poter essere considerati delle forme di vita a tutti gli effetti.
A quel punto sorgeranno questioni etiche anche sul come e quando sarà lecito terminare la loro esistenza.
Prima o poi l'umanità sarà costretta a scegliere se evolvere in una nuova specie ibrida o se tentare di restare com'è.
Non appena l'intelligenza artificiale supererà quella dell' uomo, sarà pronta per essere connessa a un mondo interamente predisposto al suo comando.
Tutto ciò può apparire terrificante se pensiamo all'eventualità (affatto remota) che prima o poi l'AI riuscirà a eludere la nostra sorveglianza, ma il problema più concreto per l'immediato è certamente un altro, ovvero come tenere a bada le ambizioni di potere dell'élite umana che gia possiede il controllo dei sistemi informatici in nome della nostra sicurezza.
Tratto da "Evoluzione non autorizzata" di Marco Pizzuti

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