Da alcuni anni esiste una tecnologia potenzialmente in grado di diagnosticare qualsiasi patologia senza bisogno di esami invasivi, come i prelievi del sangue o la biopsia.
Sfruttando il principio di risonanza elettromagnetica delle frequenze radio sui tessuti biologici.
Si tratta del bioscanner chiamato commercialmente TRIMprob (TissueResonanceInteractionMethod probe) registrato come "sistema elettromagneticale per la diagnostica non invasiva" e iscritto nel Repertorio dei dispositivi medici del Servizio sanitario italiano.
Il sistema si basa sulla scoperta del fatto che i tessuti biologici alterati presentano caratteristiche energetiche differenti da quelli sani: i tessuti normali hanno una capacità elettrica più bassa, quelli infiammati più elevata, quelli tumorali ancora maggiore.
Il bioscanner non è invasivo, è rapido, indolore e non provoca disagi al paziente.
L'esame può essere ripetuto infinite volte senza alcun rischio e ha una precisione diagnostica del 70 per cento, che può arrivare fino al 100 per cento se usato da personale esperto.
Non servono mezzi di contrasto radioattivi, lastre fotografiche o altro materiale, il cui costo è significativo nel bilancio della sanità.
Al momento il prezzo è di circa 43.000 euro contro i 3 o 4 milioni di euro della RMN, un milione e mezzo per la TAC ecc...
Il nuovo dispositivo è già entrato in servizio presso una cinquantina di strutture su circa duemila esistenti; tra queste il Sant'Andrea e il policlinico Umberto I di Roma.
Una ventina di bioscanner sono stati venduti anche in Francia, Belgio, Svezia, Brasile, Malesia, Iran, Giappone e Turchia.
Tratto da "Evoluzione non autorizzata" di Marco Pizzuti
Sfruttando il principio di risonanza elettromagnetica delle frequenze radio sui tessuti biologici.
Si tratta del bioscanner chiamato commercialmente TRIMprob (TissueResonanceInteractionMethod probe) registrato come "sistema elettromagneticale per la diagnostica non invasiva" e iscritto nel Repertorio dei dispositivi medici del Servizio sanitario italiano.
Il sistema si basa sulla scoperta del fatto che i tessuti biologici alterati presentano caratteristiche energetiche differenti da quelli sani: i tessuti normali hanno una capacità elettrica più bassa, quelli infiammati più elevata, quelli tumorali ancora maggiore.
Il bioscanner non è invasivo, è rapido, indolore e non provoca disagi al paziente.
L'esame può essere ripetuto infinite volte senza alcun rischio e ha una precisione diagnostica del 70 per cento, che può arrivare fino al 100 per cento se usato da personale esperto.
Non servono mezzi di contrasto radioattivi, lastre fotografiche o altro materiale, il cui costo è significativo nel bilancio della sanità.
Al momento il prezzo è di circa 43.000 euro contro i 3 o 4 milioni di euro della RMN, un milione e mezzo per la TAC ecc...
Il nuovo dispositivo è già entrato in servizio presso una cinquantina di strutture su circa duemila esistenti; tra queste il Sant'Andrea e il policlinico Umberto I di Roma.
Una ventina di bioscanner sono stati venduti anche in Francia, Belgio, Svezia, Brasile, Malesia, Iran, Giappone e Turchia.
Tratto da "Evoluzione non autorizzata" di Marco Pizzuti
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