venerdì 24 novembre 2017

Le cattedrali come luogo di raduno non solo liturgico


Un tempo nelle cattedrali si riunivano le corporazioni di mestiere per problemi riguardanti i loro membri.
Queste riunioni avvenivano in forma solenne almeno una volta all'anno sotto le volte della cattedrale dove si faceva benedire il proprio "capolaboro", ossia l'opera meglio riuscita di ogni arte.
Nella cattedrale si poteva tenere anche mercato, si discuteva sul prezzo del frumento, del bestiame, dei tessuti: la cattedrale era quindi un luogo di ritrovo che svolgeva una funzione simile a quella che nell'antica Roma era esercitata dal foro o dalla basilica, era edificio forense più importante.
Nelle cattedrali medievali si svolgevano anche feste e riti popolari che poco avevano di liturgico, ma erano assai graditi e molto frequentati dalla gente comune.
Si celebrava una "Festa dei Pazzi" nel corso della quale si forniva un'immagine ridicola e deformata della gerarchia ecclesiastica, con il papa seguito dai vescovi e dal popolo dei fedeli impersonati da attori.
Era una forma spontanea di teatro popolare che si poteva così permettere di satireggiare le gerarchie ecclesiastiche.
La "Festa dei Pazzi" era seguita dal "Trionfo di Bacco",  che consisteva in una sorta di carnevale in cui alcuni partecipanti arrivavano a denudarsi.
Era celebrata anche la "Festa dell'Asino" o della 'potenza asinina", che avrebbe procurato "alla Chiesa l'oro dell'Arabia e l'inverso e la mirra del paese di Saba".
Si trattava di una parodia dal significato incerto che potrebbe forse richiamare un gergo segreto simile a quello dei cabalisti.
Altre consuetudini bizzarre, nelle quali è stato riconosciuto un significato legato alla cabala o all'ermetismo, si ripetevano ogni anno all'interno delle chiese gotiche.
Va citata soprattutto la "Flagellazione dell'Alleluia" durante la quale i ragazzini o chierichetti muovevano a colpi di frusta le loro trottole, chiamata sabot fuori dalla navata della cattedrale di Langres.
La cattedrale è quindi la casa di tutti e costituisce il centro intellettuale e morale cittadino, il cuore dell'attività pubblica.
Nello stesso tempo è anche un'enciclopedia di tutto il sapere medievale rappresentato e reso intuibile nell'abbondanza delle sue decorazioni e nella complessità delle sue raffigurazioni.
Un'immagine del mondo che svela l'illusione della condizione umana e nel medesimo tempo il suo vero fondamento.
I proverbi scolpiti nella pietra, le raffigurazioni del ciclo stagionale dei mesi, avevano la stessa funzione che un tempo aveva avuto l'insegnamento orale impartito nel mondo celtico dai bardi e dai druidi.
Tratto da "I segreti delle cattedrali" di Antonella Roversi Monaco

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