lunedì 25 giugno 2018

Positivismo e Spiritualismo le due facce della stessa realtà del XIX secolo


Alla fine del XIX secolo, in piena Seconda Rivoluzione Industriale, l'età della tecnologia e del colonialismo, del positivismo e delle magnifiche sorti e progressive, del petrolio, dell'elettricità e dell'acciaio, di Darwin e dei romanzi di Emilie Zola trasudanti di empirismo e di "distaccata" osservazione della realtà...quando i neon delle città d'America e d'Europa si spengono, l'upper class del mondo occidentale indossa altre vesti, abbandona l'ostentata oggettività dell'ideologia "ufficiale" e si immerge in un mondo crepuscolare ed enigmatico, fatto di sette e conventicole occulte, di medium e di "spiriti" dei morti, di "vie" di sedicenti "nuove religioni", spesso destinate ...(a volte) ad influenzare il mondo moderno molto più  di quanto la storiografia accademica sia disposta a riconoscere....
Celebrano l'altra faccia della modernità: qui si incontrano transfughi di logge massoniche esibenti "iniziazioni", sedicenti emissari di "superiori invisibili"....satanisti....sedicenti possessori di sapienze egizie, celtiche o templari...
In questo mare magnum... è difficile discernere il vero dal falso... in un caleidoscopio di suggestioni e aspirazioni collettive il cui unico elemento comune sembra essere un relativismo e un individualismo assoluti...
L'impatto dello Spiritismo sulle nuove élite borghesi del XIX secolo sarebbe stato dirompente...proponeva una soluzione sorprendentemente "moderna" e facile alle domande di senso che da sempre interpellano l'uomo.
Senza più metafisica o ascesi, sforzo o disciplina e soprattutto senza religioni..
Il modern spiritualism prometteva adesso di poter facilmente valicare i confini fra aldiquà e Aldilà, ricevendo "rivelazioni"....o contattando maestri incogniti latori di illuminanti "messaggi"...
Il messaggio degli "spiriti" era chiaro: per secoli preti e religioni avevano ingannato l'umanità imponendo gerarchie, riti, tradizioni, ascesi, dottrine o discernimento per approcciare il mondo dell'invisibile, ma adesso non era più così...
Il culto del prodigioso, la spettacolarizzazione dell'occulto, la ricerca a tutti i costi dei... fenomeni paranormali, darà il LA a una vera e propria moda durata più di un secolo, contraddistinta spesso da frodi e imbrogli grossolani ma anche, indubbiamente, dalla presenza di fenomeni che la scienza quantitativa sembrava non riuscire a interpretare.
Saranno questi fenomeni ad attirare verso lo Spiritismo... anche molti scienziati...una volta "toccata con mano" l'esistenza di eventi da essi "non controllabili"....
Non era tutta "luce e bellezza" (questo mondo della medianità)...da subito, anzi, negli stessi ambienti occultisti si diffondono voci sulla pericolosità di certe "pratiche" e sull'instabilità mentale dei "medium"; si rispolverano addirittura parole e concetti che l'ottimistico XIX secolo sembrava aver riposto in soffitta: termini come "possessioni ", "demoni", "forze oscure".
Tratto da "Ufo e alieni.Origini storia e prodigi di una pseudoreligione" di Gianluca Marletta

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