venerdì 28 settembre 2018

La Maddalena

Nella raccolta medievale Legenda Aurea viene riportata la tradizione del viaggio di Maria di Mandala, detta La Maddalena, dalla Palestina alla Provenza francese.
Il soprannome “Maddalena” se in ebraico significa “torre”, in aramaico vuole dire “venerata", "eccellente", “fantastica”.
Ma chi era Maria “Maddalena"?
Sicuramente una delle figure più controverse ed enigmatiche della religione cristiana.
La Tradizione popolare tende ancora oggi a credere che fosse una prostituta (nonostante dal 1969 il Vaticano abbia respinto tale interpretazione) e la verità è indubbiamente sempre stata un’altra.
Questo è accaduto perché nel capitolo 7 del Vangelo di Luca si narra la storia della conversione di un'anonima “peccatrice nota in quella città”, colei che aveva cosparso di olio profumato i piedi di Gesù, ospite in casa di un notabile fariseo, li aveva bagnati con le sue lacrime e li aveva asciugati coi suoi capelli.  
Si era così, senza nessun reale collegamento testuale, identificata Maria di Magdala con quella prostituta di Galilea senza nome.
Questo stesso gesto di venerazione viene ripetuto nei confronti di Gesù anche da un'altra Maria, la sorella di Marta e Lazzaro, in una diversa occasione (Giovanni 12,1-8).
L’errore fu ufficializzato nel 591 d.C. da Papa Gregorio Magno che la identificò con la peccatrice penitente supportando una tradizione maschilista derivante dalla società fallocratica dell'epoca biblica (basti pensare che la Bibbia parla del “caso che un uomo venda sua figlia come schiava”. Esodo 21:7).
In effetti erano diverse le “Marie” che seguivano Gesù e che lo assistevano anche economicamente; ne ricordiamo le principali: Maria (la Vergine, madre di Gesù), Maria “Maddalena", Maria di Clèofa (madre di Giacomo "il Minore” e sorella della Vergine Maria), Maria Salomè (madre di Giacomo “il Maggiore” e di Giovanni "Evangelista”) e Maria di Betania (sorella di Lazzaro e Marta).
La figura di Maria Maddalena risulta secondaria nei Vangeli Canonici dove viene nominata solo per essere indicata come una delle donne che seguivano Gesù e che lo assistettero durante la crocifissione.
Tuttavia fu la prima testimone della resurrezione di Cristo: ella, infatti, si recò sola al sepolcro e, trovatolo vuoto, si rivolse ad un uomo che scambiò per giardiniere chiedendo dove fosse deposto Gesù ma Egli, chiamandola per nome, si rivelò a lei affidandole l'annuncio del grande mistero: "Và a dire ai miei fratelli: io salgo al Padre mio e Padre vostro, al mio Dio e vostro Dio”.
E' di grande rilevanza che in un tempo nel quale la testimonianza delle donne, e quindi la loro parola, non aveva valore giuridico, il Cristo affidi il messaggio di resurrezione a Maria di Magdala, facendo di lei la prima mediatrice della Parola, del Verbo incarnato, rendendola "apostola degli apostoli".
Nei Vangeli Apocrifi la figura della Maddalena appare meglio delineata.
Nel Vangelo secondo Filippo (gnostico), del II secolo, è manifestato l'amore tra lei e Gesù, entrambi descritti come l'incarnazione di Eoni divini (Soter e Sophia): "La compagna del Figlio è Maria Maddalena. Il Signore amava Maria più di tutti i discepoli, e spesso la baciava sulla bocca." Vang. Fil. 64,2.
Esiste anche un Vangelo di Maria Maddalena (anch’esso gnostico), redatto in lingua copta e risalente al 150 d.C., derivante da un proto-testo precedente affermato tra le prime comunità cristiane. In esso, nei pochi frammenti di papiro rinvenuti, è evidente che Maria Maddalena fosse discepola prediletta di Gesù tanto da dedicarle un insegnamento “Superiore”.
Nei vangeli di Marco e Matteo, infine, si legge che quando Gesù fu nella casa di Simone Lazzaro a Betania, gli si avvicinò una donna con un contenitore d’alabastro. Questa donna, Maria Maddalena, unse la sua testa con nardo, un unguento prezioso (Mc 14,3; Mt 26,7).  Nella tradizione ebraica, come anche in quella sumera, babilonese e cananea, l’unzione rituale del re è eseguita esclusivamente dalla sacerdotessa reale o dalla sposa reale.
Solo dopo quest’unione rituale con la sacerdotessa il re assume il proprio ruolo di Messia, l’unto..
Il culto di Maddalena si diffuse in Europa e i suoi devoti costruirono numerose chiese in suo onore.
Ma, secondo la leggenda, come avvennero i fatti?
La Maddalena, insieme a Maria Salomè, a Maria di Cleofa ed ad alcuni seguaci (come Giuseppe di Arimatea, lo zio di Gesù) sarebbe arrivata in Francia nel 42 d.C. precisamente nel comune di Saintes Maries de la Mer (vicino Marsiglia) attraversando il mediterraneo con una barca e da lì avrebbe continuato ad evangelizzare il messaggio di Cristo, a guarire, a benedire (in molte località francesi vi sono torrenti e rii chiamati “fonte della Maddalena”) .
È proprio qui che vengono, tuttora, celebrate nel mese di Maggio "le tre Marie”.
La prima chiesa di Santa Maria (Eglise Des Saintes Maries) venne costruita nel IX secolo.
In cima a questa chiesa, in un piccola cappella privata (inizialmente dedicata a San Michele Arcangelo), sono conservati i resti di Maria Salomè e di Maria di Cleofa.
Sembra che la Maddalena proseguì il suo percorso lasciando in questa cittadina le due “Marie”: ella si stanziò a Saint-Maximin-la-Sainte-Baume.
Anche la Chiesa Cattolica riconosce l’arrivo della Maddalena in Francia e parti delle sue reliquie sono nella Cattedrale di San Basilio a Roma.
Nel 1279, gli scavi all’interno della cripta sotto la chiesetta di Saint-Maximin portarono alla luce delle tombe risalenti al I secolo insieme ad un sarcofago di marmo.
Carlo II, conte della Provenza che aveva voluto lo scavo, affermò di essere stato spinto da un sogno in cui gli era apparsa Maria Maddalena.
Una volta aperto, dal sarcofago uscì fuori un profumo molto dolce e i presenti ritennero che fosse l’odore dell’unguento utilizzato dalla Maddalena per mondare i piedi di Gesù prima della sua morte.
Sul sarcofago sono scolpiti diversi momenti della vita di Gesù e di Maria Maddalena.
Nella cripta invece si trova il teschio di Maria ritenuto autentico dagli studiosi; la prova si è avuta quando, essendo state seppellite le spoglie e il sarcofago a seguito dell’invasione saracena nel VII-VIII secolo, grazie al disseppellimento del 1279, Carlo d’Angiò prese il teschio trovato e lo portò a Roma, in Vaticano, dove il Papa Bonifacio VIII (custodendo, la Santa Sede, la mandibola della Maddalena) poté far combaciare le due parti perfettamente.  
Da quel momento Bonifacio VIII affermò che i resti mortali di Maria Maddalena si trovavano proprio a Saint-Maximin.
Sembra che Maria Maddalena morì all'età di 60 anni, nel 63 d.C, a St.Baume, nella caverna dove si era ritirata in isolamento conducendo una vita da penitente.
Fonte: Unlimited Research pagina Facebook

Da una nota tratta dal libro "Testimoni oculari" di Salvatore di Gigli, trovo un chiarimento per quanto riguarda la "storia" della famosa prostituta dei vangeli 
"L'Antico Testamento prevede, per il peccato di adulterio, la pena di morte, anche se non viene esplicitata la modalità...È nel Nuovo Testamento...che si parla chiaramente di lapidazione per questo tipo di reato. Nel targum dello pseudo-Jonathan in Lv 20,10, si prevede lo strangolamento per l'adulterio per una donna sposata e la lapidazione per l'adulterio per una fidanzata.
Se ne deduce che chi doveva essere sottoposta a lapidazione era (una) sposa promessa o fidanzata.
Per la consuetudine del tempo le donne si promettevano già a 12 anni ed un giorno e si sposavano non meno di sei mesi dopo, quanto erano per legge pronte a procreare.
In base a questa linea di ragionamento, l'adultera del passo del Vangelo aveva da poco compiuto 12 anni...se si fosse trattato di una prostituta non ci sarebbe stato il reato di adulterio...Non vi sono indicazioni... che questa donna fosse riconducibile a Maria di Magdala.
La tradizione che voleva che la Maddalena fosse la peccatrice di questo passo, o Maria di Betania, è stata infine esplicitamente rigettata dalla Chiesa cattolica nel 1969, dopo il concilio Vaticano II (1962-1965)

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