lunedì 10 dicembre 2018

Il cristianesimo e il problema del male


Una delle cose meno comprese nella filosofia cristiana è il problema del male; e una delle cose trattate più inadeguatamente nell'etica cristiana è il problema della forza o severità in contrasto con la grazia e la mitezza..
Bene e male non sono cose in sé ma condizioni.
Male è semplicemente forza mal risposta.
Mal riposta nel tempo... mal risposta nello spazio... mal risposta nelle proporzioni..
È in cose come queste che risiede il male, non in un Demone personale che agisce come avversario...
È l'unilateralità del Cristianesimo che va bandita e che è responsabile di tante cose che sono difettose e patologiche sia nella nostra vita nazionale che privata.
Egualmente, però, non dobbiamo dimenticare che il Cristianesimo è giunto come un correttivo a un mondo pagano che era mortalmente ammalato a causa delle sue proprie tossine.
Noi abbiamo bisogno di ciò che il Cristianesimo può dare; ma anche, sfortunatamente, non possiamo fare a meno di ciò che gli manca.
....la grande debolezza del Cristianesimo sta nel fatto che ignora il ritmo.
Esso equilibra Dio con il Diavolo...
I suoi dualismi sono antagonistci invece che equilibratori e di conseguenza non possono mai risultare un un terzo funzionante in cui il potere sta nell'equilibrio.
Il suo Dio è lo stesso ieri, oggi, sempre e non si evolve con una creazione in evoluzione, ma indulge in uno speciale atto creativo e si riposa sui suoi allori.
L'intera esperienza umana, l'intera conoscenza umana, è contraria alla probabilità che un tale concetto sia vero.
Il concetto cristiano essendo statico, non dinamico, non vede che per il fatto che una cosa sia buona, il suo opposto non è necessariamente cattivo.
Esso non ha senso di proporzione perché non si rende conto del principio dell'equilibrio nello spazio e del ritmo nel tempo.
Ne consegue che per l'ideale cristiano la parte è troppo spesso più grande del tutto.
...il Cristianesimo non ha nulla da dirci per quanto riguarda le virtù dinamiche; di conseguenza coloro che eseguono il lavoro del mondo non possono seguire l' ideale cristiano a causa dei suoi limiti e della sua inapplicabilità ai loro problemi.
Essi possono confrontare giusto e ingiusto con alcuno standard tranne che quello della propria dignità.
Il risultato è lo spettacolo ridicolo di una civiltà affidata a un'ideale unilaterale che è costretta a tenere i suoi ideali e il suo onore in compartimenti separati.
Teatro da "La Cabala mistica" Dion Fortune

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