venerdì 22 febbraio 2019

Parallelismi tra la mistica taoista e la mistica ebraica parte 2


Chang Chung-yuan considera la concentrazione su un punto specifico del corpo come uno stimolo diretto a "quella zona del sistema nervoso".
La colonna vertebrale, vero e proprio albero di fibre nervose e cariche elettriche, è soggetta allo stimolo psichico nonché agli shock fisici.
Secondo lo studioso,
Allorché il praticante invia costantemente l'idea genuina al sistema nervoso, quest'ultimo si muove senza interruzione; si verifica un profondo cambiamento nelle cariche elettriche e il flusso ordinario viene enormemente accresciuto.
Poiché nel praticante serio tale operazione prosegue mese dopo mese e anno dopo anno, il risultato naturale sarà l'emergere "del lampo e del tuono" all'interno del suo sistema nervoso...qui il linguaggio simbolico è utilizzato per descrivere un fenomeno fisico.
La stessa esperienza che consiste nell'essere letteralmente "illuminati", o bagnati di luce, viene descritta dai taoisti del XIV secolo e dai kabbalisti del XIII.
I neurologi moderni interpretano l'esperienza in modo più blando, come una "depolarizzazione delle cariche elettriche nella rete del sistema nervoso".
Spirituale o fisico, il fenomeno si riferisce a un tentativo del tutto deliberato da parte del meditante di trasformare se stesso, per mezzo di un'intensa concentrazione su diverse parti sensibili del corpo unita a tecniche sistematica di respirazione.
Ancor più notevole è l'analogia tra l'albero cosmico del kabbalista e il "diagramma della non polarità".
Entrambi sono raffigurati con una serie ascendente di cerchi che culminano con Hsu (non-essere, cinese) o Ayin (non-ente, ebraico).
Il primo cerchio, o ingresso, è la "Porta dell'Oscura Femminilità" per il taoista, e il Regno, il nostro mondo, per il kabbalista.
Entrambi fanno riferimento all'energia nel  centro più basso del corpo, la quale deve fluire verso l'alto attraverso il respiro, per fondersi con il "Signore" al centro del cervello, nell'unione spirituale.
Il secondo cerchio, che in ebraico è il Fondamento, è  Ching (Essenza) in cinese - il luogo ove "il respiro si compone".
Le cinque sfere seguenti, di cui quattro si estendono a sinistra, quattro a destra e una al centro, rappresentano i cinque elementi, i "cinque animatori" della "circolazione inferiore", i quali, partendo dal centro cardiaco, alla fine si uniscono alla "grande cirolazione" del respiro.
Come l'albero del kabbalista, anch'essi si dividono in maschili (destra) e femminili (sinistra), e sono destinati a unirsi nel mondo supremo del non-essere  - le sfere della Sapienza, della Comprensione e della Corona in ebraico e i cerchi nero e bianco, uniti, di K'an e Li in cinese, al di là dei quali regna il cerchio bianco e vuoto di Hsu (non essere, cinese) o Ayin (non ente, ebraico).
Analogamente al "diagramma della non polarità" taoista, l'albero del kabbalista è affine alla sua colonna vertebrale; le "sfere", o centri nervosi, sono arrivate dalla sua immaginazione; la "luce divina" è attratta dal motore del suo respiro.
Tratto da "Le vie della Kabbalah" di Perle Epstein

Nessun commento:

Posta un commento