venerdì 31 maggio 2019

La Sfinge


Di fronte a Babilonia, tenebrosa metropoli del dispotismo, fu l'Egitto vera cittadella della scienza sacra nel mondo antico, scuola dei più illustri profeti suoi, rifugio e fucina delle più nobili tradizioni per l'umanità.
La storia sua fu scolpita in pagina di pietra.
Per quanto si nettino i suoi monumenti e si decifrino i geroglifici, non possiamo ancora penetrare il profondo arcano del suo pensiero, perché questo arcano è la dottrina occulta dei suoi sacerdoti, prudentemente velata sotto i misteri, ci mostra nello stesso tempo l'anima dell'Egitto, il segreto della sua politica e la principale sua funzione nella storia universale.
In quei templi, in quelle cripte e in quelle piramidi maturava la grande dottrina del Verbo-Luce, della Parola universale, che Mosè avrebbe poi rinchiuso nell'arca d'oro e di cui Cristo sarebbe stato la face vivente. 
La prima civiltà egiziana risale all'antica razza rossa.
Opera sua è la colossale Sfinge prossima alla grande piramide, e nel tempo in cui non esisteva il delta, formato in seguito dalle alluvioni del Nilo, il mostruoso e simbolico animale era già sdraiato sulla sua collina di granito avanti alla catena dei monti libici e guardava il mare infrangersi ai piedi suoi, là ove oggi si stendono le sabbie del deserto.
La Sfinge, prima fra le creazioni dell'Egitto, è divenuta il suo simbolo principale, la sua insegna.
Fu scolpita dal più antico sacerdozio umano.
Testa d'uomo che esce da un corpo di toro, che ha gli artigli di leone e ripiega le sue ali d'aquila sui grossi fianchi, è Iside terrestre, la natura nella vivente unità dei suoi regni; poiché quegli antichissimi sacerdoti già sapevano ed insegnavano che nelle grande evoluzione la natura umana emerge dalla natura animale.
In questo insieme del toro, del leone, dell'aquila e dell' uomo, sono anche racchiusi i quattro animali della visione di Ezechiele, rappresentanti i quattro elementi costitutivi del microcosmo e del macrocosmo: acqua, terra, aria, fuoco, base della scienza occulta.
Quando gli iniziati verranno il sacro animale sdraiato sulla soglia dei templi o nel fondo delle cripte, sentiranno questo mistero vivere in se stessi e ripiegheranno tacitamente le ali dello spirito sulle verità interiori; e prima di Edipo sapranno che l'enigma della sfinge è l'uomo, il microcosmo, l'agente divino che riassume tutti gli elementi, tutte le forze della natura.
Tratto da "I grandi iniziati. Volume primo" di Edoardo Schuré

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