lunedì 24 giugno 2019

Pitagora e la sua filosofia


Pitagora fece entrare la morale, la scienza e la religione nella propria vasta sintesi, la quale non è altro che la dottrina esoterica..
Il filosofo di Crotone non fu l'inventore, ma l'ordinatore luminoso di quelle verità primordiali nell'ordine scientifico.
E per questo abbiamo scelto il suo sistema come la dottrina dei misteri della vera teosofia.
Quelli che hanno seguito il maestro... avranno compreso che in fondo a questa dottrina brilla il sole della Verità una.
Se ne trovano i raggi sparsi nelle filosofie e nelle religioni; ma il loro centro è là.
Che cosa ci vuole per giungervi?
L'osservazione e il ragionamento non bastano; ci vuole ancora soprattutto l'intuizione.
Pitagora fu un adepto, un iniziato di prim'ordine, che ebbe la vista diretta dello spirito, chiave delle scienze occulte e del mondo spirituale.
Egli attingeva alla fonte prima della Verità.
E poiché a queste facoltà trascendenti dell' anima intellettuale e spiritualizzata aggiungeva l'osservazione minuziosa della natura fisica e la classificazione magistrale delle idee in virtù della sua elevata ragione, nessuno era più adatto a lui a costruire l'edificio della scienza del cosmo
Questo edificio non fu mai distrutto.
Platone, che prese da Pitagora tutta la sua metafisica, ne ebbe l'idea complessiva, benché l'abbia espressa con meno rigore e precisione; la scuola alessandrina ne occupò i piani superiori; la scienza moderna ne ha preso il pianterreno e consolidato le fondamenta; molte scuole filosofiche e sette mistiche e religiose ne hanno abitato diversi appartamenti.
Ma nessuna filosofia ne ha mai abbracciato il complesso... nella sua armonia e unità.
Tratto da "I grandi iniziati. Volume secondo" di Edoardo Schuré

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