mercoledì 28 agosto 2019

La dottrina madre


Vi è una dottrina madre e sintesi delle religioni e delle filosofie, che si svolge e si approfondisce nel corso dei secoli, pur conservando sempre lo stesso fondamento e il medesimo centro.
Bisogna mostrare la ragione provvidenziale delle sue forme diverse secondo le età e le razze, mettere in piena luce la serie dei grandi iniziati, che furono i veri iniziatori dell'umanità.
Così la forza di ciascuno di essi sarà moltiplicata da quella di tutti gli altri e l'unità della verità potrà apparire anche nella varietà delle sue espressioni.
Come ogni cosa, la Grecia ha avuto la sua aurora, il suo meriggio e il suo tramonto: è la legge dei giorni, degli uomini, dei popoli, delle terre e dei cieli.
Orfeo è l'iniziato dell'aurora, Pitagora quello del meriggio, Platone quello del tramonto della Grecia, tramonto fiammeggiante di porpora, che sfuma nel rosa d'una nuova aurora: quella dell' umanità.
Platone segue Pitagora, come nei misteri di Eleusi il discepolo seguiva il grande ierofante.
Con lui entreremo ancora una volta e per una nuova strada, attraverso i viali del santuario, fino al centro del tempio alla contemplazione del grande arcano.
"Quello che Orfeo ha insegnato per mezzo di oscure allegorie - dice Proclo - Pitagora l'insegnò dopo essere stato iniziato ai misteri orfici, e Platone ne ebbe piena conoscenza dagli scritti orfici e pitagorici".
Quest'opinione della scuola alessandrina sulla filiazione delle idee platoniche è pienamente confermata dallo studio comparato delle tradizioni orfiche e pitagoriche con gli scritti di Platone.
Questa filiazione, tenuta segreta per molti secoli, non fu rivelata che dai filosofi alessandrini, perché essi furono i primi a rendere noto il senso esoterico dei misteri.
Tratto da "I grandi iniziati. Volume secondo" di Edoardo Schuré

1 commento:

  1. Ma....escludi.... Oriente...Oriente Medio... África.... etcétera....solo scrivi di Occidente..?????

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